Itinerari alpinistici
Siamo lieti di proporvi una piccola raccolta di alcuni fra i numerosi itinerari alpinistici che potrete effettuare partendo dal nostro rifugio. Troverete itinerari adatti a tutti i gusti. Buona consultazione!
GRAN SERZ 3552 mt.
Partenza: rifugio Vittorio Sella 2584 m
Dislivello: 968 m
Tempo di salita: 4 ore
Difficoltà: PD (scala delle difficoltà)
Attrezzatura: corda, piccozza, ramponi
Periodo ideale: luglio-settembre
LA GRIVOLA 3969 mt.
Partenza: rifugio Vittorio Sella 2584 m
Dislivello: 1385 m
Tempo di salita: 5-6 ore
Difficoltà: PD (scala delle difficoltà)
Attrezzatura: corda, piccozza, ramponi
Periodo ideale: luglio-settembre
GRAN PARADISO 4061 mt.
Partenza: rifugio Vittorio Sella 2588 m
Dislivello: 1° giorno 1530 m - 2° giorno dal bivacco Grappein (9 posti) 3200 m
Tempo salita: 1° giorno 6 ore - 2° giorno 4.30 ore
Difficoltà: PD (scala delle difficoltà)
Attrezzatura: corda, piccozza, ramponi
Periodo ideale: luglio-settembre
GRAN SERZ 3552 mt.
Partenza: rifugio Vittorio Sella 2584 m
Dislivello: 968 m
Tempo di salita: 4 ore
Difficoltà: PD (scala delle difficoltà)
Attrezzatura: corda, piccozza, ramponi
Periodo ideale: luglio-settembre
È la cima più facilmente raggiungibile dal rifugio Vittorio Sella e per questo motivo è diventata una meta classica. Collocata sulla cresta che divide la Valle di Cogne dalla Valsavarenche, è un punto panoramico di prim'ordine e le facili rocce che conducono sulla sommità offrono una facile e divertente arrampicata.
Dal rifugio si attraversa il torrente e si rimontano le conche che portano al ghiacciaio del Lauson. Si traversa poi a sinistra e si rimonta un breve canale che conduce sulla cresta che separa il vallone del Lauson dalla Gran Val. Lungo questa cresta si raggiunge il ghiacciaio di Gran Val, poi si punta alla base delle rocce della cresta nord. Dopo averle rimontate fino a un colletto, si volge a sinistra e con piacevole arrampicata su grandi blocchi di gneiss si tocca la sommità.
Dal rifugio si attraversa il torrente e si rimontano le conche che portano al ghiacciaio del Lauson. Si traversa poi a sinistra e si rimonta un breve canale che conduce sulla cresta che separa il vallone del Lauson dalla Gran Val. Lungo questa cresta si raggiunge il ghiacciaio di Gran Val, poi si punta alla base delle rocce della cresta nord. Dopo averle rimontate fino a un colletto, si volge a sinistra e con piacevole arrampicata su grandi blocchi di gneiss si tocca la sommità.
LA GRIVOLA 3969 mt.
Partenza: rifugio Vittorio Sella 2584 m
Dislivello: 1385 m
Tempo di salita: 5-6 ore
Difficoltà: PD (scala delle difficoltà)
Attrezzatura: corda, piccozza, ramponi
Periodo ideale: luglio-settembre
È una delle più belle montagne delle Alpi, e il suo aspetto piramidale la rende riconoscibile da ogni versante. Il poeta Giosuè Carducci l'ha definita "l'ardua Grivola bella", e il toponimo che contraddistingue questa cima sembra derivare dal termine patois franco-provenzale "grivolina" che sta a significare "giovane ragazza", esattamente come un'altra celebre montagna, la Jungfrau.
Dal rifugio si prosegue sulla mulattiera che si snoda in lieve salita lungo la sponda sinistra del torrente. Lasciata a destra la diramazione per il Colle della Rossa, a quota 2844, si volge a destra e si risalgono gli stretti tornanti che conducono nella conca che racchiude i resti del ghiacciaio della Rossa. Si scorge allora un canale che sale obliquamente verso sinistra e si risale il sentiero che raggiunge il Colle della Nera 3491 m.
Dal valico la Grivola appare ben visibile. Si attraversa quindi il pianeggiante ghiacciaio del Trajo in direzione sud ovest, facendo attenzione ai crepacci, costeggiare la crepaccia alla base del centro della parete. Sono evidenti i due canaloni centrali, e si affronta quello di sinistra per rocce ripide ma appigliate, tenendosi sulla sponda e non nel centro. A circa metà di questo canale si attraversa verso destra fino a raggiungere la sponda del canale successivo, che si risale fino a una spalla della cresta est nord est. Di qui si percorre il crinale e senza difficoltà si raggiunge la cima.
Dal rifugio si prosegue sulla mulattiera che si snoda in lieve salita lungo la sponda sinistra del torrente. Lasciata a destra la diramazione per il Colle della Rossa, a quota 2844, si volge a destra e si risalgono gli stretti tornanti che conducono nella conca che racchiude i resti del ghiacciaio della Rossa. Si scorge allora un canale che sale obliquamente verso sinistra e si risale il sentiero che raggiunge il Colle della Nera 3491 m.
Dal valico la Grivola appare ben visibile. Si attraversa quindi il pianeggiante ghiacciaio del Trajo in direzione sud ovest, facendo attenzione ai crepacci, costeggiare la crepaccia alla base del centro della parete. Sono evidenti i due canaloni centrali, e si affronta quello di sinistra per rocce ripide ma appigliate, tenendosi sulla sponda e non nel centro. A circa metà di questo canale si attraversa verso destra fino a raggiungere la sponda del canale successivo, che si risale fino a una spalla della cresta est nord est. Di qui si percorre il crinale e senza difficoltà si raggiunge la cima.
GRAN PARADISO 4061 mt.
Partenza: rifugio Vittorio Sella 2588 m
Dislivello: 1° giorno 1530 m - 2° giorno dal bivacco Grappein (9 posti) 3200 m
Tempo salita: 1° giorno 6 ore - 2° giorno 4.30 ore
Difficoltà: PD (scala delle difficoltà)
Attrezzatura: corda, piccozza, ramponi
Periodo ideale: luglio-settembre
È la più alta cima posta interamente in territorio italiano ed è il più ambìto dei 4000 delle Alpi. La facilità di accesso dalla Valsavarenche consente e molti alpinisti il battesimo di quota 4000, mentre l'itinerario che sale dalla Valnontey, pur non presentando grandi difficoltà, consente a chi è in possesso di esperienza di alta montagna di conoscere lo spettacolare ambiente del ghiacciaio della Tribolazione.
1° giorno: da Valnontey si raggiunge il ponte dell'Erfaulet e dopo averlo attraversato si prosegue fino a un bivio segnalato. Si segue la diramazione di sinistra per proseguire sulla destra del torrentello, verso la cresta di una morena che si attacca dallo zoccolo della bastionata. Percorrerla fino al dosso erboso della Barma dei bouquetins 2689 m. Continuare per un breve tratto fino a uscire verso destra sopra un dosso caratterizzato da massi. Seguire il rilievo fino ad un nevaio, al cui termine è evidente, sulla sinistra, un'invitante cengia. Percorrerla interamente per innalzarsi su tracce di sentiero ancora sulla sinistra e quindi, traversando decisamente a destra per raggiungere un avvallamento. Portarsi quindi sul versante opposto e salire fino a incontrare una conca glaciale inclusa tra due speroni; attraversarla obbligando a destra per portarsi all'inizio di un ben visibile canale canale di roccia e terriccio. Superare l'ostacolo per sbucare sul colmo della bastionata ove è posto il bivacco Pol 3183 m (6 posti letto), quindi il bivacco Gerard-Grappein.
2° giorno: dal bivacco si risale il ghiacciaio della Tribolazione verso sud est, passando vicino alle rocce quotate 3361 m. Dopo aver raggiunto il pianoro superiore del ghiacciaio si segue alla base la parete che sostiene la Cresta Gastaldi e si raggiunge il corridoio glaciale che sale al Colle dell'Ape 3869 m. Si affronta poi la cresta est del Roc 4027 m e, quasi al suo termine, ci si sposta verso destra per entrare nel canalone del Colle Vaccarone, che si tocca senza troppa difficoltà. Dal valico si scende sul ghiacciaio del Gran Paradiso e si prosegue verso la vetta lungo la via normale della Valsavarenche che sale dai rifugi Vittorio Emanuele II e Federico Chabod.
1° giorno: da Valnontey si raggiunge il ponte dell'Erfaulet e dopo averlo attraversato si prosegue fino a un bivio segnalato. Si segue la diramazione di sinistra per proseguire sulla destra del torrentello, verso la cresta di una morena che si attacca dallo zoccolo della bastionata. Percorrerla fino al dosso erboso della Barma dei bouquetins 2689 m. Continuare per un breve tratto fino a uscire verso destra sopra un dosso caratterizzato da massi. Seguire il rilievo fino ad un nevaio, al cui termine è evidente, sulla sinistra, un'invitante cengia. Percorrerla interamente per innalzarsi su tracce di sentiero ancora sulla sinistra e quindi, traversando decisamente a destra per raggiungere un avvallamento. Portarsi quindi sul versante opposto e salire fino a incontrare una conca glaciale inclusa tra due speroni; attraversarla obbligando a destra per portarsi all'inizio di un ben visibile canale canale di roccia e terriccio. Superare l'ostacolo per sbucare sul colmo della bastionata ove è posto il bivacco Pol 3183 m (6 posti letto), quindi il bivacco Gerard-Grappein.
2° giorno: dal bivacco si risale il ghiacciaio della Tribolazione verso sud est, passando vicino alle rocce quotate 3361 m. Dopo aver raggiunto il pianoro superiore del ghiacciaio si segue alla base la parete che sostiene la Cresta Gastaldi e si raggiunge il corridoio glaciale che sale al Colle dell'Ape 3869 m. Si affronta poi la cresta est del Roc 4027 m e, quasi al suo termine, ci si sposta verso destra per entrare nel canalone del Colle Vaccarone, che si tocca senza troppa difficoltà. Dal valico si scende sul ghiacciaio del Gran Paradiso e si prosegue verso la vetta lungo la via normale della Valsavarenche che sale dai rifugi Vittorio Emanuele II e Federico Chabod.